
- Dicembre 20, 2022
- Aggiornato ad Aprile 21, 2023
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Chi sono i Counselor?
I counselor sono professionisti dell’ascolto e della comunicazione, che attraverso la relazione d’aiuto sostengono il cliente nel riconoscere le proprie potenzialità, necessarie a superare delle situazioni incerte o difficili, migliorando la qualità di vita.
Si possono considerare i counselor come la figura che accompagna coloro che vogliono migliorare il rapporto con sé stessi e con gli altri.
Perché Counseling?
Il Counseling aiuta a sviluppare la consapevolezza dell’individuo, ne potenzia il senso di efficacia e ne rafforza l’autostima.
Attraverso un percorso di Counseling si sviluppano le competenze relazionali e migliorano quelle comunicative, ciò aiuta a prendere decisioni e a fare scelte con maggior chiarezza.
Durante il percorso di counseling, la persona ha la possibilità di guardare la propria storia da un altro punto di vista, aprendosi a nuove opportunità ed innescando una reazione positiva di cambiamento al fine di migliorare la qualità della propria vita.
Inoltre il Counseling fa riscoprire e potenziare le risorse personali, così da risolvere con efficacia problemi specifici e superare situazioni di criticità.
Chi può fare counseling?
Chi si rivolge ad un Counselor è una persona che non ha alcuna patologia ma sta vivendo delle situazioni di conflitto e vulnerabilità e che vuole migliorare le proprie dinamiche relazionali in ambito privato (individuale, di coppia, familiare) oppure lavorativo.
In questi momenti di passaggio, ha la possibilità di accedere alle proprie risorse interne per prendere decisioni, chiarire dubbi, affrontare disagi che si presentano ciclicamente, incrementare la propria autostima, oppure per superare delle prove impegnative.
La persona si propone di imparare a conoscersi meglio, aumentare la propria consapevolezza, guardare le situazioni da un’altra prospettiva, lasciare andare ciò che non sente più in linea con i propri valori e ad aprirsi a nuove opportunità.
Origini del Counseling, quando e come nasce.
Nel 1908 il termine “counseling” venne utilizzato da Frank Parsons, professore americano, riformatore sociale ed intellettuale, per definire “un’attività rivolta a problemi sociali o psicologici”.
In seguito il termine venne adottato dagli operatori sociali per ricollocare professionalmente i soldati al rientro dalla guerra. Infatti tra il 1917 e il 1920 vennero introdotti i primi test di valutazione dell’idoneità dei soldati impegnati nel conflitto bellico, per poi trasformarsi in test attitudinali per identificarne i reali interessi professionali.
E’ negli Stati Uniti che prende forma il Counseling così come lo conosciamo ai giorni nostri. La sua evoluzione passa da un’attività indirizzata a risolvere problemi sociali ad una con indirizzo umanistico-esistenziale.
La paternità del Counseling moderno si attribuisce in particolare agli psicologi Carl Rogers (1902-1987) e Rollo May (1909-1994) che ne configurano il senso moderno di “relazione d’aiuto”.
La grande svolta si ha nel 1951 quando Carl Rogers pubblica “Client-centered-Therapy”, si tratta infatti dell’opera che segna ufficialmente la nascita del counseling incentrata sul cliente.
Questo approccio stravolge quindi i precedenti orientamenti psicoterapeutici, spostando l’attenzione dal problema all’individuo che, grazie alle sue risorse interiori trova soluzione ai propri problemi specifici evolvendo verso una indipendenza emotiva.
In Europa il Counseling sbarca verso la fine degli anni Cinquanta in Gran Bretagna, dove si rafforza nel settore del volontariato per poi evolvere nella versione rogersiana.
Solo nel 1994 la professione dei Counselor viene riconosciuta ufficialmente nei vari Paesi Europei, con la costituzione della “European Association for Counseling” (EAC), che redige una definizione di counseling adottabile dalle diverse nazionalità.
Cosa vuole dire Counseling?
La parola Counseling (o Counselling nella versione Anglosassone) deriva dal verbo inglese “to counsel” che in italiano si può tradurre con “consigliare”.
Indica una relazione d’aiuto tra un professionista ed un cliente il cui obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita della persona, superando stati di crisi e riscoprendo ed utilizzando le proprie risorse personali.
Counseling, cosa è?
Secondo Rollo May “il compito del Counselor è quello di assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel sé.” mentre Rogers sostiene che “se una persona si trova in difficoltà, il miglior modo di venirle in aiuto non sia quello di dirle cosa fare, quanto piuttosto aiutarla a comprendere la sua situazione, e a gestire il problema assumendo da sola e pienamente la responsabilità delle scelte eventuali”.
Si può definire il Counseling una forma di “terapia del dialogo”, dove un individuo, una coppia o una famiglia, si incontrano con un Counselor professionista allo scopo di parlare di questioni e superare problemi specifici che stanno affrontando in un momento definito della loro vita.
Lo scopo del Counseling è quello di migliorare la qualità di vita delle persone, attraverso la relazione d’aiuto e l’ascolto attivo. La persona ha infatti l’opportunità di condividere opinioni, comprendere le proprie esigenze e acquisire nuove prospettive sulla situazione.
Un percorso di Counseling aiuta la persona a rafforzare l’autostima, favorire il cambiamento del proprio comportamento, portando alla definizione di nuove strategie e allo sviluppo delle potenzialità attraverso l’utilizzo delle proprie risorse, così da raggiungere l’obiettivo o trovare la giusta soluzione al problema.
Counseling o Coaching?
Entrambe le metodologie sono applicate con lo scopo di apportare miglioramento alla qualità di vita della persona.
Il Counseling è una relazione d’aiuto volta ad “accompagnare” la persona nel superamento di piccoli o grandi problemi della vita e si può anche definire come una relazione d’aiuto a 360°.
Il coaching è invece più rivolto alla realizzazione di obiettivi in ambito lavorativo, sportivo e personale.
Counseling VS Life Coaching
Il counselor è una figura professionale che in uno spazio dedicato ed accogliente, accompagna il cliente ad identificare ciò che lo blocca per poi trovare le giuste soluzioni e risolvere il momento di disagio.
Attraverso domande mirate, il counselor dà sostegno al cliente nell’esplorazione dei propri bisogni e nel riconoscimento dei propri valori, lo aiuta a scardinare convinzioni limitanti, ad acquisire la sicurezza e rafforzare l’autostima in modo da affrontare e superare le varie situazioni che si presentano nella vita.
Non si tratta di un protocollo rigido bensì di una approccio morbido e “su misura” nel rispetto delle esigenze e delle tempistiche della persona.
Un “life coach” è una persona preparata che aiuta il cliente ad identificare i propri obiettivi e lo sostiene nel raggiungimento degli stessi. Il percorso di coaching aiuta a scoprire cosa si vuole realmente fare e come farlo.
Ad ogni modo, entrambe le figure professionali hanno lo scopo di aiutare il cliente a stare meglio. I due percorsi vengono svolti in un’atmosfera di fiducia, di assenza di giudizio e di sostegno nel raggiungimento di una vita migliore.
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