Essere speciali o essere unici

Fino a qualche tempo fa affrontavo la vita come una battaglia. Ogni mia azione era orientata a farmi notare ed essere riconosciuta come persona speciale, influenzando il mio modo di agire. Volevo a tutti i costi distinguermi dalla massa, essere “più” di chiunque altro nella stanza. Più brava, più diligente, più brillante…

Un giorno ho capito che facevo tutto ciò per gli altri. Il riconoscimento veniva da fuori, la loro approvazione era il mio ossigeno e non sapevo respirare in autonomia.

Ero così presa da questa lotta di sopravvivenza da non cogliere il paradosso di aver faticato per anni per distinguermi dagli altri, per poi dipendere dal loro giudizio. Ho poi capito che quello che cercavo in realtà non era essere speciale, bensì unica.

Ma cosa significa essere unici?

La scienza ci spiega che l’unicità è la capacità di un organismo di essere distinto da altri organismi della stessa specie per avere un impatto sull’ambiente circostante e di influenzare nel tempo l’evoluzione. Così come il nostro DNA è un tratto distintivo composto da linee che ci contraddistinguono, anche ogni persona ha una combinazione di caratteristiche ed esperienze che la rende unica.

Questa nuova consapevolezza ha richiesto un cambio di prospettiva. Le energie che prima utilizzavo per distinguermi, ora sono dedicate ad accettare i miei limiti in modo da superarli, scelgo quali convinzioni tenere e cosa fare per seguirle. Per me essere unica significa anche riconoscere i miei talenti e rafforzarli, accudire le mie fragilità ed ascoltare i miei bisogni .

Non è sempre facile seguire la propria strada, ci vuole amore per sé stessi e un pizzico di coraggio di mostrarsi per quello che si è: delle meravigliose creature complesse, incasinate ed imperfette.

Tuttavia, quando si riesce ad accettare la propria unicità, si ottiene la chiave per vivere liberi.