Il tempo cura tutte le ferite

Il detto dice: “il tempo cura tutte le ferite”.

Ma è proprio vero? Dobbiamo semplicemente lasciare che il tempo passi e tenere duro, finché le ferite guariranno da sole?

NO! Non è questa la giusta soluzione!

È incredibile come si sappia come intervenire quando ci si ferisce fisicamente ma non sappiamo come trattare una ferita emotiva. Si può dire infatti che le ferite emotive sono spesso più complesse e dolorose rispetto a quelle fisiche.

E allora cosa fare?

Una strategia potrebbe essere scappare, allontanarsi da quel momento e da quel dolore e ignorare quanto è accaduto e seppellire il ricordo in fondo alla memoria, senza elaborarlo.

Ma c’è un altro modo: affrontarlo.

E allora sì che il tempo può essere un grande alleato, perché ci permetterà di prendere la giusta distanza dal dolore, di affrontarlo ed elaborare il percorso fin qui intrapreso.

Questo distacco ci permette di comprendere che abbiamo la forza necessaria per superare un dolore e ci aiuta a vedere la situazione da un’altra prospettiva fino a trasformare l’esperienza in qualcosa di utile per la nostra crescita personale.

Quando una ferita emotiva ci colpisce in profondità, siamo spesso presi da una nube di tristezza, confusione e rabbia. Ma piano piano, il tempo fa filtrare un po’ di luce su quel buio e ci permette di fermarci un momento a riflettere, fino a guarire.

Certo, il dolore lascia delle cicatrici a memoria delle emozioni vissute.

Queste cicatrici con il tempo, si trasformano in un mosaico in cui ogni segno ci ricorda un momento o una lezione, e insieme formeranno un quadro che raffigura la nostra vita.

Guarire da una ferita emotiva non è solo possibile, ma anche un’esperienza liberatoria. Trasformiamo quella ferita in opportunità, che possiamo utilizzare nel presente, imparare nel futuro e condividere con chi ci circonda.